Jayco AlUla, la nuova vita di Maria Vittoria Sperotto: da professionista a chef di una squadra World Tour

Dopo l’infortunio del 2019 è totalmente cambiata la vita di Maria Vittoria Sperotto. La nativa di Schio, passata professionista nel 2016 quando ancora il ciclismo femminile non aveva raggiunto i livelli di importanza che ha oggi, ha vissuto diverse stagioni da protagonista, conquistando vittorie a livello World Tour, come il Tour of Guanxi 2017, ed ottenendo tanti risultati importanti anche al Giro d’Italia femminile. Nel 2019, però, un brutto incidente alla De Brabantse Pijl ha totalmente svoltato la carriera della 27enne, portandola ad allontanarsi definitivamente dalle corse ma non dal mondo del ciclismo.

“Nel 2019 stavo crescendo come atleta, ma poi ho avuto un brutto incidente e ho dovuto passare due mesi in ospedale – spiega la classe 1996 – I dottori mi dissero che forse non sarei più salita in bici, ma io dentro me stessa sapevo che non era così e che avrei potuto guarire e ricominciare a correre. Quando sono tornata in corsa però le cose sono andate diversamente. Avevo perso la spinta, non avevo obiettivi e la voglia che avevo di aspirare a migliorare e crescere era sparita. Poi è arrivato il Covid, ci sono state meno corse e meno obiettivi per me. Nella mia testa stavo correndo senza un motivo”.

Ed è proprio in questo momento che è arrivata la svolta nella carriera della giovane veneta: “Quando la Bigla (la squadra per cui, in quegli anni, correva la Sperotto, ndr) ha chiuso mi sono detta ‘Faccio ancora un anno con una squadra italiana e poi smetto’. In quell’anno ho fatto corsi sulle cose che mi piacevano, uno da sommelier e uno da massaggiatrice, perché alla fine non si può mai sapere cosa può accadere. E alla fine mi è anche piaciuto”.

Dopo aver smesso di correre le circostanze l’hanno poi riportata nuovamente vicino al gruppo, prima come massaggiatrice per la nazionale italiana juniores e poi come chef, a partire dalla prima edizione del Tour de France Femmes: “Facevo la massaggiatrice e poi cucinavo il cibo per il dopo gara degli atleti per la nazionale, poi è arrivata la prima edizione del Tour de France Femmes. Non era nel mio calendario ma alcune delle ragazze mi hanno chiesto di andare per cucinare, e io ho accettato”.

E da qui è arrivata anche la chiamata della Jayco Alula, la formazione per cui lavora oggi la Sperotto: “Lavoravo con un’altra squadra World Tour alla Vuelta 2022 e negli ultimi tre giorni della corsa condividevamo l’hotel con la Jayco AlUla. Erano alla ricerca di uno chef perché il loro se ne sarebbe andato. Quindi Laura Martinelli (capo nutrizionista della formazione australiana, ndr) mi ha contattata e mi ha chiesto se volessi provare a lavorare con loro e io ho accettato. Ora mi piace prendermi cura dei corridori. Non sento più la voglia di essere nel gruppo insieme a loro, voglio solo prendermene cura. Voglio continuare a migliorare, anche questo lavoro è una bella sfida”.

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